L’alternativa all’altalena dei mercati è la gestione separata.
Lo abbiamo visto tutti.
Dopo l’apice raggiunto da quasi tutte le posizioni tra novembre e dicembre del 2021, l’anno in corso sta facendo registrare discese più o meno ampie in in buona parte dei fondi, azioni, obbligazioni private. Per non parlare del mercato delle criptovalute che per alcuni si è trasformato in un bagno di sangue.
Cosa fare?
Innanzitutto mantenere il sangue freddo:
Chi è in fase di accumulo è in realtà avvantaggiato poichè a fronte delle stesse uscite tende ad acquistare un numero di quote sempre maggiore. Ciò porterà a un rendimento medio più alto sul lungo termine.
Stessa cosa per chi detiene investimenti pensati per medio-lungo termine (cioè superiori ai 5/7 anni di durata). Nonostante le contingenze negative del periodo la cosa migliore è rimanere investiti e attendere la ripresa dei mercati. In questo caso potrebbe addirittura potenziare il proprio investimento tramite versamenti aggiuntivi, profittando del ridotto valore delle quote per acquistarne una fetta maggiore e aumentare il rendimento a medio termine.
In ogni caso, salvo esigenze reali di diversa natura, non è consigliabile chiudere posizioni, specialmente se sono state aperte negli ultimi due anni.
Cause
Ci troviamo di fronte ad una serie di eventi importanti e destabilizzanti.
Il Covid prima, la guerra tra Russia e Ucraina hanno avuto un impatto diretto sui mercati con conseguenze globali che necessariamente richiederanno del tempo per essere riassorbite dall’economia reale e dai mercati. Addirittura sembra che ci sia una inversione di tendenza per la quale il mercato obbligazionario privato, che spesso viene indicato a minor grado di rischio, tanto da riportare perdite maggiori rispetto al mercato azionario, generalmente ritenuto più rischioso e volatile. E’ necessario dunque mantenere il sangue freddo. Vlutare caso per caso le singole posizioni, gli obiettivi che ci si era posti in termini di durata, risultati e obiettivi finali per evitare di fare scelte frettolose e controproducenti.
Conviene investire ora?
Ovviamente si. come sempre.
L’inizio di un investimento è come un anno 0, gli andamenti precedenti non ci toccano direttamente se non eravamo già nel mercato.
Anzi, è addirittura più conveniente. Entrare in un mercato con valori più bassi rispetto ai massimi consente. Come abbiamo accennato poche righe fa, ottenere una specie di 3 x 2, cioè acquistare con gli stessi capitali un maggior numero di quote, rendendo l’investimento a medio lungo termine potenzialmente più redditivo.
E se volessi investire senza rischiare?
Certo, è un po’, come dice il detto, chiedere la botte piena e la moglie ubriaca (o il marito a seconda dei casi).
E’ però possibile. Come? attraverso l’investimento in GESTIONE SEPARATA. E’ un tipo di investimento molto presente nel mercato italiano negli scorsi anni. Ultimamente collocazione di investimenti al 100% in gestione separata è caduta quasi in disuso a causa dell’aumentato costo di gestione delle società emittenti che preferiscono collocare fondi di diversa natura.
Fine anno storia diversa. Ormai è diventata prassi proporre a fine anno dei plafond limitati per importo di investimenti 100% in gestione separata. Perchè fine anno? Si valutano i bilancia e si fa un sunto delle posizioni liquidate, andando quindi ad offrire alla clientela, per un limitato periodo di tempo, la possibilità di questo tipo di acquisto, al solo fine di andare a rimpinguare in parte le posizioni liquidate da altri clienti nel corso dell’anno.
Se abbiamo quindi della liquidità che desideriamo investire, senza accollarci rischi di mercato, questo è il momento giusto.
Ok, ma cos’è una gestione separata?
Una gestione separata è un fondo costituito da titoli di stato Italiani. Sia definisce separata perchè non fa direttamente parte del patrimonio della società che la colloca. Quindi in caso di problemi della società di gestione i clienti possono essere sempre liquiditati di tutto il loro patrimonio.
E’ quindi garantita la restituzione dei capitali e degli interessi maturati. L’ulteriore garanzia è la solvibilità dell’emittente, cioè lo Stato.
un ulteriore vantaggio della gestione separate è la capitalizzazione degli interessi. Ciò significa che l’interesse maturato nel corso dell’anno entra a far parte del capitale iniziale, diventando in questo modo garantito.
Facciamo un esempio: investiamo 100.000 € nel 2022, con un interesse netto al 2%.
Ci troveremo con un capitale di 102.000 nel 2023, ipotizzando un rendimento identico al 2%, lo andremo a maturare sia sul capitale investito che sugli interessi acquisiti nel primo anno, arrivando così a 104.040 €. nel 2024 matureremo interesse su un capitale di 104.040 e così via per tutte le annualità nelle quali rimarremo investiti.
Quindi, acquistando una gestione separata andiamo ad acquisire vantaggi introvabili in qualunque altra forma di investimento:
Certezza del capitale investito;
interesse certo quantificabile ogni anno;
Capitalizzazione (quindi garanzia ) dell’interesse;
Per fare sintesi: volete investire e non volete rischiare? Compriamo una gestione separata. Adesso però, altrimenti ci sarà da attendere un altro anno.