Un mutuo a lieto fine

Ma perché devo avere un consulente? Posso fare tutto online e al resto ci pensa la mia banca?

Chi ci conosce sa che chiediamo ai nostri clienti di vederci in maniera costante e fare almeno due check all’anno sulla situazione di assicurazioni/investimenti e altri prodotti in corso.

Non siamo obbligati, è una nostra attenzione alla cura delle persone e deriva da 13 anni di esperienza maturata che ci ha insegnato questo: se non vedi costantemente il cliente, non stai lavorando per lui.

 

A cosa serve vedere costantemente i clienti? E? Forse una forma di stalking? Vi raccontiamo un aneddoto a lieto fine.

Nel novembre dello scorso anno, emerge, in sede di consulenza con un cliente che alcuni anni prima ha preso un mutuo a tasso variabile con la propria banca e, come tutti, stava subendo continui e importanti aumenti di rata a causa dell’aumento del tasso variabile.

Parliamo di una rata mensile aumentata di quasi 400 € con un tasso che rasentava il 7%.

Più volte aveva chiesto alla sua filiale (che da ora per comodità chiameremo Banca X), la possibilità di rivedere i termini ma questo mutuo sembrava scolpito nella pietra e nei secoli.

 

Decidiamo, di comune accordo di vagliare il mercato alla ricerca di un istituto che ci proponga una surroga a tasso fisso.

Una importante Banca (che da ora chiameremo Banca Y) ci propone un 3,65% a tasso fisso per 30 anni con una riduzione della rata di circa 340 euro mese.

La proposta è interessante e tra dicembre e gennaio iniziamo l’analisi reddituale per arrivare alla delibera del nuovo mutuo.

Alla fine del percorso, Banca Y chiede, tramite il cliente, che Banca X fornisca il conteggio estintivo del vecchio mutuo.

E qui accade il miracolo:

Banca X traccheggia per alcuni giorni per poi, nel tentativo di trattenere il cliente, proporre un rifinanziamento del mutuo già in corso, proponendo un passaggio da variabile a fisso e un tasso del 2,9% a 25 anni e rata che da 1.200 circa scende di quasi 400 euro.

 

Conclusione?

Cliente soddisfatto che, senza spese e sbattimenti, grazie al lavoro del consulente, riesce a strappare alla propria banca un dimezzamento del tasso su un mutuo che sembrava scolpito nella pietra.

Qual è la morale di questa storia?

Primo: avere un consulente con quale lavorare in tandem per curare gli aspetti assicurativi e finanziari PAGA SEMPRE molto più di quello che costa.

Secondo: “la banca fa la banca”. Anche la mia, anche la tua. Le cose sembrano immutabili finché non interviene una variabile esterna, in questo caso un consulente indipendente, che muovendo le acque “costringe” la banca a rivalutare il cliente per non perderlo.

Terzo: la differenza non la fanno per forza i prodotti o le società che sono artefatti inanimati.

La differenza la fanno le persone che lavorano con passione e nell’interesse del cliente, sapendo che questo porta a un riconoscimento molto più duraturo di qualunque vendita fast.