La diminuzione della pensione è sempre più netta. I fondi pensione diventano una necessità.
Ormai da anni in Italia sentiamo parlare del problema della diminuzione delle pensione.
Chi è andato in pensione negli ultimi 10/15 anni ha già assistito a una contrazione del proprio reddito da pensione. Più passeranno gli anni, maggiore sarà la differenza tra il reddito percepito in fase lavorativa e successiva pensione pubblica.
Andiamo a vedere perchè.
Patto intergenerazionale e passaggio da sistema retributivo a contributivo
Il nostro è un sistema pensionistico a ripartizione, ciò significa che i contributi versati da chi oggi lavora, vengono utilizzati per pagare chi oggi è in pensione.
Questo sistema, pensato nel dopoguerra, era basato sul fatto che il numero di lavoratori attivi era nettamente superiore al numero dei pensionati. Oggi, sia per via dell’aumento progressivo dell’età media, sia per via del minor tasso occupazionale, questo schema è praticamente ribaltato. Già nel maggio 2020 la CGA di Mestre confermava che “Possiamo affermare che il numero delle pensioni erogate in Italia ha superato quello degli occupati”
Il sistema contributivo
Fino al 1995 l’importo della pensione era calcolato sul reddito del lavoratore.
Poi, nel 1995 con la riforma Dini, si è passati gradualmente ad un sistema misto e dal 2012, con l’entrata in vigore della riforma Fornero, siamo passati totalmente al regime contributivo. Questo fa si che l’importo della pensione non sia calcolato sul reddito medio degli ultimi anni lavorativi ma esclusivamente sul conteggio dei contributi previdenziali, andando ad impattare fortemente sull’importo della futura pensione.
Va aggiunto che per via dell’aumento dell’età media e di alcune finestre di uscita anticipate (vedi baby pensioni, reversibilità etc), il sistema paga pensioni per lassi di tempo superiori al periodo lavorativo. Per dare un dato: oggi circa 700mila pensioni vengono erogate da oltre 38 anni!
Queste le cause. La conseguenza è la diminuzione progressiva dell’assegno pensionistico pro-capite.
Ecco perchè si parla di diminuzione delle pensioni.
Chi oggi ha circa 35/40 anni andrà in pensione con un assegno pensionistico con un valore intorno al 70% o meno in caso di lavoratori autonomi, part-time o con attività lavorative saltuarie o non continuative.
Integrazione privata della pensione.
Come contenere la diminuzione della pensione?
Nel 1993, con decreto legislativo n 124/93, sono stati introdotti i fondi pensione privati, nell’ottica di creare un sistema pensionistico integrativo privato e personale per ogni cittadino.
andiamo ora a vedere struttura e funzionamento nelle fasi di accumulo e di erogazione. in questo modo possiamo controbilanciare la diminuzione delle pensione
Durata
Il fondo pensione inizia dal momento della sottoscrizione e termina al momento del ritiro dall’attività lavorativa.
Al momento del pensionamento il titolare del fondo pensione potrà scegliere tra l’erogazione in capitale, rendita o forma mista (50% del capitale subito, 50% in rendita).
Versamenti
Non contemplando l’obbligo di versamenti e conseguentemente non avendo penali, il fondo pensione è uno strumento molto elastico.
Il consiglio, statistiche alla mano è comunque quello di versare almeno il 7% del proprio reddito netto annuo per almeno 30 anni.
Posso prelevare?
Si, anche prima della pensione è possibile. Dopo 8 anni dalla sottoscrizione, riscattare fino al 30% del capitale per qualsiasi motivo o fino al 75% dello stesso per acquisto/ristrutturazione prima casa per se o per i figli.
Nei primi 8 anni e per tutta la durata è possibile richiedere la liquidazione totale a fronte di gravi problemi di salute o disoccupazione.
TFR
Se siamo dei lavoratori dipendenti possiamo chiedere alla nostra azienda di versare il nostro TFR nel fondo pensione.
Questo ci fornisce un duplice vantaggio, avere la gestione diretta del nostro TFR e risparmiare sulle trattenute fiscali al momento della liquidazione.
Esempio: TFR in azienda tassato a liquidazione in base alla propria aliquota Irpef, da un minimo del 23% a un massimo del 43%.
TFR nel fondo pensione tassato ad un massimo del 15% fino a un minimo del 9%.
Deduzione fiscale dei contributi.
I versamenti effettuati nel fondo pensione possono essere “scaricati” dall’imponibile Irpef fino alla soglia annua di euro 5164,57.
Questo consente un risparmio sulle tasse legate al reddito fino a poco più di 2000 euro per anno fiscale!
Tassazione sui rendimenti
Ad oggi il fondo pensione è lo strumento di risparmio con la tassazione più bassa sugli interessi maturati: 20% contro il 26% di tassazione vigente su qualunque strumento finanziario emesso in Italia.
Sulla parte investita in titoli di stato, la tassazione sui rendimenti è ulteriormente ridotta al 12,5%.
In conclusione
Il fondo pensione è dunque lo strumento più adatto per accantonare del risparmio privato dedicato a fini di integrazione della pensione pubblica. Gli sgravi fiscali sul versato, la ridotta tassazione sugli interessi lo rendono senz’altro lo strumento più consono a colmare il gap pensionistico che tutti ci portiamo dietro.
E voi avete già pensato a provvedere da subito alla vostra pensione integrativa per contrastare la diminuzione della pensione pubblica? Fissate un appuntamento per avere un prospetto personalizzato!
Per i coraggiosi arrivati a fondo pagina un due “regali”!
Volete un parere “ufficiale”? ecco la guida alla previdenza complementare della COVIP:
https://www.covip.it/per-il-cittadino/educazione-previdenziale/guida-introduttiva-alla-previdenza-complementare
schema di accantonamento pensionistico a 30 anni con rivalutazione media al 3%.
DATA |
RATE |
CAPITALE INVESTITO |
RIVALUTAZIONE CAP. INVESTITO |
VALORE CAP. INVESTITO |
4 / 2023 |
1 |
1.800,00 |
54,00 |
1.854,00 |
4 / 2024 |
2 |
3.600,00 |
163,62 |
3.763,62 |
4 / 2025 |
3 |
5.400,00 |
330,53 |
5.730,53 |
4 / 2026 |
4 |
7.200,00 |
556,44 |
7.756,44 |
4 / 2027 |
5 |
9.000,00 |
843,14 |
9.843,14 |
4 / 2028 |
6 |
10.800,00 |
1.192,43 |
11.992,43 |
4 / 2029 |
7 |
12.600,00 |
1.606,20 |
14.206,20 |
4 / 2030 |
8 |
14.400,00 |
2.086,39 |
16.486,39 |
4 / 2031 |
9 |
16.200,00 |
2.634,98 |
18.834,98 |
4 / 2032 |
10 |
18.000,00 |
3.254,03 |
21.254,03 |
4 / 2033 |
11 |
19.800,00 |
3.945,65 |
23.745,65 |
4 / 2034 |
12 |
21.600,00 |
4.712,02 |
26.312,02 |
4 / 2035 |
13 |
23.400,00 |
5.555,38 |
28.955,38 |
4 / 2036 |
14 |
25.200,00 |
6.478,04 |
31.678,04 |
4 / 2037 |
15 |
27.000,00 |
7.482,39 |
34.482,39 |
4 / 2038 |
16 |
28.800,00 |
8.570,86 |
37.370,86 |
4 / 2039 |
17 |
30.600,00 |
9.745,98 |
40.345,98 |
4 / 2040 |
18 |
32.400,00 |
11.010,36 |
43.410,36 |
4 / 2041 |
19 |
34.200,00 |
12.366,67 |
46.566,67 |
4 / 2042 |
20 |
36.000,00 |
13.817,67 |
49.817,67 |
4 / 2043 |
21 |
37.800,00 |
15.366,20 |
53.166,20 |
4 / 2044 |
22 |
39.600,00 |
17.015,19 |
56.615,19 |
4 / 2045 |
23 |
41.400,00 |
18.767,65 |
60.167,65 |
4 / 2046 |
24 |
43.200,00 |
20.626,68 |
63.826,68 |
4 / 2047 |
25 |
45.000,00 |
22.595,48 |
67.595,48 |
4 / 2048 |
26 |
46.800,00 |
24.677,34 |
71.477,34 |
4 / 2049 |
27 |
48.600,00 |
26.875,66 |
75.475,66 |
4 / 2050 |
28 |
50.400,00 |
29.193,93 |
79.593,93 |
4 / 2051 |
29 |
52.200,00 |
31.635,75 |
83.835,75 |
4 / 2052 |
30 |
54.000,00 |
34.204,82 |
88.204,82 |