Di cosa si Tratta?
Il trattamento di fine mandato, conosciuto anche come indennità di carica, è un accantonamento
annuo a favore degli amministratori di società, da erogarsi alla cessazione per
risolvere le esigenze previdenziali, finanziarie ed ottimizzare i flussi di remunerazione aggiuntivi
per gli amministratori o i soci amministratori.
Base Normativa:
Il TFM, trova la sua base normativa dalla lettura di due diverse norme del codice civile.
Innanzitutto, l’articolo 2120 che tratta il tema del trattamento di fine rapporto (tfr):
questa norma, prevede il diritto del lavoratore dipendente di vedersi riconosciuta una forma di
retribuzione differita nel corso del tempo, secondo delle regole di calcolo che di fatto consentono al
lavoratore medesimo di accumulare una mensilità aggiuntiva ogni anno.
L’articolo 2364 del codice civile, invece, attribuisce tra i compiti dell’assemblea ordinaria quello di
determinare il compenso di amministratori e sindaci.
La vigente normativa, sia civilistica che fiscale, non prevede parametri per la determinazione della
misura della quota da accantonare, così come stabilito invece dall’articolo 2120, C.c., per il
rapporto di lavoro dipendente.
Quanto accantonare?
Si ritiene, tuttavia, che esso debba essere fissato in modo congruo in relazione:
1 alla realtà economica dell’azienda;
2 al suo volume d’affari;
3 alla sua capacità reddituale;
4 all’attività prestata nell’impresa dall’amministratore.
L’indennità di fine mandato può essere corrisposta direttamente dalla società, oppure la società può
ricorrere per la copertura del TFM a un’apposita polizza assicurativa.
Ai fini di deducibilità il tfm, qualora non previsto nello statuto, può essere prevista tramite apposita delibera.
Quale Obiettivo si persegue?
L’obbiettivo che ci prefiggiamo è quello di andare a costituire un capitale da liquidare al momento
della cessazione del rapporto di lavoro dell’amministratore, attraverso questo si andrà ad aumentare
e proteggere ,da future evoluzioni aziendali negative, la retribuzione dell’amministratore.
Vantaggi Fiscali.
Per l’azienda:
Permette all’Azienda di usufruire di un concreto vantaggio fiscale, ovvero la possibilità di
dedurre le somme accantonate dal reddito d’impresa, come da combinato disposto degli articoli 105 e 17 del TUIR.
ARTICOLO 105 TUIR/comma 1
prevede che gli accantonamenti ai fondi per le indennità di fine rapporto e ai fondi di
previdenza del personale dipendente siano deducibili nei limiti delle quote maturate
nell’esercizio in conformità alle disposizioni legislative e contrattuali.
Comma 4
estende quindi le disposizioni del comma 1 anche agli accantonamenti relativi alle
indennità di fine rapporto di cui alla lettera c), articolo 17, TUIR, ossia alle
derivanti dalla cessazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (tra le
quali rientra dunque il TFM).
Per l’amministratore:
Dal lato dell’amministratore comporta alcun adempimento fiscale.
Il tfm è assoggettato a tassazione separata fino a un milione di euro e solo nel caso in cui il diritto alla percezione risulti da atto avente data certa.
La tassazione separata viene calcolata sull’incidenza percentuale della tassazione sul reddito del biennio precedente, che è
più favorevole rispetto a quella ordinaria.
Inoltre la tassazione avviene solo nel momento della cessazione della carica e quindi a distanza anche di molti anni. Per la parte eccedente, e in mancanza della data certa, la tassazione sarà ordinaria.
L’articolo 24 del D.L n. 201/2011, convertito in legge n. 214/2011 al comma 31 ha così stabilito: “Alla quota delle indennità di fine rapporto di cui all’articolo 17, comma 1, lettere a) e c), del testo unico delle imposte sui redditi (TUIR), erogate in denaro e in natura, di importo complessivamente eccedente euro 1.000.000 non si applica il regime di tassazione separata di cui all’articolo 19 del medesimo TUIR.
Tale importo concorre alla formazione del reddito complessivo. Le disposizioni del presente comma si applicano in ogni caso a tutti i compensi e indennità a qualsiasi titolo erogati agli amministratori delle società di capitali. In deroga all’articolo 3 della legge 23 luglio 2000, n. 212, le disposizioni di cui al presente comma si applicano con riferimento alle indennità ed ai compensi il cui diritto alla percezione è sorto dal 1 gennaio 2011.
I vantaggi della polizza assicurativa per il TFM
1 consente di svincolare una parte di denaro, slegandola da
future evoluzioni aziendali che, se negative, potrebbero compromettere una vita di lavoro
2 Protezione e rendimento del capitale
3 Consolidamento dei rendimenti effettivamente conseguiti
4 Una plusvalenza certa tassata in capo all’amministratore, in misura agevolata.
d’impresa.
5 Impignorabilità ed insequestrabilità delle somme accantonate
6 Certezza di disponibilità esterne all’azienda